Via Massimo D'Azeglio, 1/3 - 20831 - Seregno (MB)
Giovedì, 01 Ottobre 2020 07:32

La previdenza complementare spiegata semplicemente e gli sgravi fiscali

La previdenza complementare spiegata semplicemente e gli sgravi fiscali

Cos’è la previdenza complementare? Questa è senza ombra di dubbio una delle domande che più di frequente ci viene posta e a cui noi cerchiamo di fornire una risposta semplice e quanto più chiara possibile. Conoscere di cosa si tratta, ma anche i vantaggi derivati dalla stipula di una forma di previdenza complementare, è infatti importantissimo non tanto per la situazione che le persone vivono nel presente, ma per quel futuro spesso troppo incerto per poter stare realmente sereni.

Per previdenza complementare si intendono le varie tipologie di pensioni integrative, ovvero forme di risparmio che vanno ad aggiungersi a quella INPS, stipulabili su base volontaria e che si pongono come obiettivo quello di colmare il cosiddetto gap previdenziale, ovvero la differenza tra quanto percepito dallo Stato e il necessario per vivere.

Chi sceglie di stipulare una pensione integrativa si troverà a versare mensilmente una certa cifra che, secondo il meccanismo di capitalizzazione, verrà investita in un piano specifico. Al momento del pensionamento la cifra accumulata, data dalla somma di quanto versato e dai relativi rendimenti, verrà erogata al beneficiario come rendita mensile oppure come capitale unico.

Scegliere una forma di previdenza complementare equivale in sostanza ad assicurarsi una miglior condizione economica in futuro, sia che si tratti di lavoratori autonomi che dipendenti. Questo infatti consentirà di mantenere il tenore di vita avuto durante il periodo lavorativo anche in pensione. Una scelta di vita lungimirante, nella quale il futuro viene visto con maggior sicurezza.

I vantaggi fiscali della previdenza complementare

Chiunque scelga di stipulare una pensione integrativa dovrebbe essere a conoscenza degli sgravi fiscali previsti.

È infatti possibile dedurre dal reddito complessivo un importo annuo massimo di € 5.164,57. Questo significa che ci sarà in possesso di un reddito complessivo annuo di € 30.000, versando € 5.164,57 al fondo pensionistico, andrà a pagare le tasse solo su € 24.835,43.

Nel caso invece di lavoratori giovani, ovvero che hanno iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 2007, il vantaggio risulta maggiore in quanto la deducibilità totale può ammontare a ben € 7.746,86. Esistono però una serie di condizioni per poter accedere a tale agevolazione:

  • Nei primi 5 anni di iscrizione la parte del tetto di deducibilità massimo non sfruttato potrà divenire un bonus addizionale per gli anni successivi
  • A partire dal sesto anno il bonus aggiuntivo potrà essere sfruttato nei 20 anni successivi
  • Ogni anno la cifra massima del bonus aggiuntivo sfruttabile è di € 2.582,29.

Insomma, pensare a un piano pensionistico integrativo può essere considerato un doppio vantaggio, sia nel presente che per il futuro a venire.